7) M. Saccarello
Dalla statua del Redentore (2.159 m.) lungo il crinale sino al Rifugio Sanremo (2.054 m.) e ritorno. Lunghezza itinerario (A/R) 3,6 km; tempo di percorrenza ( A/R) 1 h e 45’.
Già risalendo in auto da Monesi un bel bosco di larici ci permette inizialmente di osservare piante e fiori speciali; ma più si sale e più, per la varietà delle associazioni vegetali e la ricchezza delle specie floristiche in particolare prative, ci troviamo stupefatti di fronte a tanta magnificenza e tanta biodiversità. Dalla rituale tappa ai piedi della statua del Redentore, per ammirare a Nord la cima del M. Saccarello e a ovest il dirupo verso la Valle Argentina e la Francia, si prosegue sulla facile pista bordata da macchie fitte di rododendri e zone a prateria subalpina, sino ad arrivare, dopo una salutare camminata di circa 1.800 m., in vista del grazioso rifugio. Il ritorno è per la stessa panoramicissima strada.
Come arrivare:
A partire dalla linea di costa si percorre la S.S. n° 28 sino alla loc. Acquetico poco oltre l’abitato di Pieve di Teco; qui si imbocca la S.P. N° 3 in direzione di S. Bernardo di Mendatica, che si raggiunge dopo circa 15 Km. Si prosegue ora a sinistra sulla S.P.100 sino a raggiungere, dopo circa 4,5 km la stazione sciistica di Monesi di Triora. Da qui la provinciale prosegue come sterrata che risale decisa le pendici montane a pascolo; a quota 1840 (Margherita Loxe) prendere a sinistra per percorrere gli ultimi ripidi km sino alla vetta del M. Saccarello.
Dove dormire:
Nelle vicinanze: Albergo La Vecchia Partenza, loc. Monesi; Rifugio Sanremo (non custodito); Albergo S. Bernardo www.hotelsanbernardo.it