Zone speciali di conservazione si’ unanime alla convenzione con il Parco Alpi Liguri
Programma di Sviluppo Rurale: 300 mila euro per la redazione dei Piani di gestione che mirano alla tutela della fauna e della flora. Approvazione all’unanimità anche per il Piano di razionalizzazione delle società partecipate
Questa mattina il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità la Convenzione con l’Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri per la redazione dei Piani di gestione delle Zone speciali di conservazione (Zsc) Bassa Valle Armea, Campasso – Grotta Sgarbu du Ventu, Monte Carpasina, Castel D’Appio, Pompeiana, Roverino. Complessivamente i fondi a disposizione, provenienti dalla Comunità europea e trasmessi dalla Regione Liguria nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, ammontano a 300 mila euro. <La cifra sarà divisa equamente per i sei Piani di gestione previsti, che mirano alla tutela della flora e della fauna nelle aree in questione> dice il Presidente Domenico Abbo. Durante la riunione consiliare è stato approvato all’unanimità anche il Piano di razionalizzazione delle società partecipate: la Provincia mantiene la partecipazione nella Rt spa e nella Spu, per la quale è stata avviata la trasformazione da Spa in Fondazione. Approvazioni compatte anche per il Bilancio consolidato 2019, per una variazione d’urgenza al Bilancio di previsione e per il riconoscimento di legittimità di un debito fuori bilancio. Un “sì” generale del Consiglio c’è stato pure per lo scioglimento consensuale anticipato della convenzione del servizio di segreteria generale in forma associata con il Comune di Ventimiglia, e per l’approvazione dello schema di un’analoga convenzione con il Comune di Santo Stefano al Mare. E’ passato a maggioranza (9 voti favorevoli, 1 astenuto) l’incremento tariffario annuale di circa il 5% circa riguardante il servizio idrico sino al 2023 per i Comuni serviti da IRETI spa (ex Acquedotto di Savona spa), ovvero per i Comuni di Camporosso, Perinaldo, San Biagio della Cima, Soldano, Vallebona, Isolabona, Dolceacqua, Seborga e Vallecrosia. Lo stesso provvedimento è stato approvato a maggioranza dall’Assemblea dei Sindaci, che ha preceduto la seduta consiliare. Sulla pratica il Presidente Domenico Abbo commenta: <Alcuni sindaci si sono astenuti: hanno espresso perplessità sul fatto che l’aumento tariffario interessi anche l’uso agricolo, e quindi anche il consumo di acqua a uso irriguo. Sono comunque fiducioso sul superamento delle difficoltà: da tempo ci stiamo impegnando per arrivare ad una soluzione condivisa del problema>.