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Provincia di Imperia

CONTRIBUTO ai fini dell'aggiornamento del P.T.C.P. regionale

PREMESSA
Il P.T.C.P. si occupa della identificazione dei caratteri paesistici del territorio ai fini della individuazione e tutela dei valori presenti e della loro valorizzazione in specie con finalità di fruizione attiva (turistica o del tempo libero). Opera, quindi, dapprima un riconoscimento del paesaggio come valore di insieme o come valori più puntuali emergenti alla scala di riferimento.
La finalità del godimento dei valori del paesaggio (esemplificata e concretizzata nel concetto di "fruizione turistica") specializza quindi, in ultimo, l'azione del Piano Paesistico rispetto ad altri piani che producono differenti espressioni progettuali e normative di settore.

A partire dal luglio 1998 la Regione Liguria aveva promosso l'attivazione di incontri con le quattro Province liguri e la costituzione di gruppi tecnici di lavoro per procedere insieme ad elaborare una proposta di aggiornamento del Piano Paesistico, conseguente alla constate necessità di adeguamento dello strumento alle modifiche intercorse nell'interperiodo di vigenza sia come stato di fatto dei luoghi, sia come indirizzo delle politiche sul territorio. In effetti l'obiettivo da cui traeva riferimento il processo attivato dalla Regione era quello di traguardare il P.T.C.P. e la correlata normativa secondo una prospettiva di valorizzazione del territorio, oltre che di salvaguardia dei suoi valori paesistici, per consentirne al meglio la fruizione.

La proposta regionale era stata ritenuta utile ed opportuna da parte delle quattro Province in particolare per la concomitanza di elaborazione dei rispettivi P.T.C. provinciali, cui la revisione del P.T.C.P. poteva proficuamente essere interconnessa. Era stato quindi predisposto un primo schema operativo del lavoro da svolgere sulla base del quale si è sviluppata l'indagine ricognitoria.

ESAME ASSETTO INSEDIATIVO
Partendo da un'analisi di confronto tra categorie descrittive del Piano paesistico (sostanzialmente mantenute) e quelle dell'uso reale del suolo, ci si è proposti di operare:
a) una verifica della rispondenza all'attualità delle perimetrazioni,
b) una verifica della rispondenza delle classificazioni,
ottenendo una prima formulazione grafica di aree che risultano oggettivamente da sottoporre a revisione.

Per alcune specifiche categorie l'indagine svolta ha consentito di formulare, anche con esempi, alcuni osservazioni metodologiche più specifiche, allo scopo di meglio connotare gli aspetti normativi utili alla individuazione della risorsa di pregio paesistico e alla sua tutela-valorizzazione.

Si è scelto in particolare di procedere all'inventariazione di tutti i nuclei e centri urbani storici della provincia, sviluppando il lavoro come di seguito esposto:
- verifica dell'esistenza dell'elemento urbanistico nel Catasto d'impianto (circa anno 1920); perimetrazione storica dell'edificato;
- raccolta di documentazione cartografica e fotografica significativa e compilazione di una sintetica scheda analitica per ogni singolo nucleo, descrittiva degli aspetti di inquadramento territoriale, locale e d'immagine alle scale paesistica ed urbanistico-architettonica, aspetti questi letti con particolare attenzione verso la potenzialità di attrazione turistica della risorsa.

Ne è derivato un elenco di circa 220 nuclei e centri storici urbani. Lo stato di fatto è stato quindi confrontato con lo specifico regime da P.T.C.P.
Il lavoro svolto ha trovato evidenziazione nella Tav n° 24 del Quadro Fondativo denominata Mappatura Nuclei storici, Beni Culturali e Siti vincolati.

Con l'occasione dell'elaborazione P.T.C. provinciale si è ritenuto inoltre utile riconsiderare l'elenco degli ME e SME, con attenzione alla effettiva "leggibilità paesistica" e al possibile interesse dei manufatti individuati in prospettiva di fruizione turistica del territorio, avendo comunque anche a riferimento la dizione dell'art. 139, 1°c. lett. c del Decr. Leg.vo 29.10.1999 n° 490 laddove menziona i "complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale".
Ciò ha implicato un criterio di osservazione meno rigorosamente documentato di quello adottato in sede di prima stesura del P.T.C.P. regionale, ma più legato alla percezione immediata dei beni emergenti del paesaggio.

ESAME ASSETTO VEGETAZIONALE
E' stata sviluppata fase una procedura di analisi analoga a quella già proposta per l'aggiornamento dell'Assetto Insediativo, sviluppando una matrice di congruità, che riporta nelle righe le classi di uso del suolo e nelle colonne le categorie descrittive del P.T.C.P. In effetti nelle valutazioni di congruità la maggior attenzione è qui rivolta verso le categorie d'uso riconducibili agli ambienti boscati e naturali, mentre i territori d'insediamento antropico possono essere considerati come un'unica grande categoria ed anche i territori agricoli potrebbero essere accorpati in due o tre grandi famiglie di categorie.

ESAME ASSETTO GEOMORFOLOGICO
Si ritiene che nel tempo siano venuti a mancare i presupposti di motivazione per l'indicazione, all'interno della struttura del P.T.C.P., di vincoli e norme di specifica attenzione verso l'Assetto Geomorfologico del territorio stante anche l'avvento dei piani di Bacino.
Permane invece un significativo contributo per il tema dell'individuazione delle emergenze di natura geologico - geomorfologica intese come risorse da conoscere, tutelare, valorizzare anche ai fini della fruizione attiva da parte della collettività. A tale finalità é indirizzato l'Allegato 1 del Quadro Fondativo - Schede di primo censimento di geositi.

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