Quadro strutturale Obiettivi - Attività dell'agricoltura
GLI OBIETTIVI PER LA PRODUZIONE AGRICOLA
IL COMPARTO FLORICOLO
In termini generali l'obiettivo che il P.T.C. si pone è di sostenere il mantenimento del livello di produzione e di conseguire il miglioramento organizzativo delle fasi di commercializzazione del prodotto.
In questa prospettiva vanno ricercate:
- la risoluzione delle situazioni di conflittualità con altre destinazioni d'uso dei suoli, addivenendo alla individuazione (prima a scala territoriale, quindi a livello di P.U.C.) di aree a vocazione prevalente per le attività floricole dove le attività trovino spazio e condizioni adeguate di sviluppo, anche utilizzando risorse del Piano Regionale di Sviluppo Rurale o derivanti da altre fonti di sostegno. In ogni caso, va perseguita la mediazione tra le esigenze del comparto e quelle di altri settori d'attività ovvero di carattere socio-ambientale;
- la mitigazione degli effetti negativi d'impatto verso l'ambiente (di carattere idrogeologico, idraulico, paesistico, ecologico, igienico - sanitario), in ciò rendendo maggiormente coinvolta la componente produttiva floricola nell'operazione di restauro complessivo d'immagine e di qualità della vita che si intende perseguire anche ai fini della migliore vendita del prodotto turistico "provincia di Imperia";
- la risoluzione delle difficoltà di carattere operativo o d'impostazione della politica settoriale attualmente in essere a danno delle aziende del comparto (infrastrutture di collegamento e di servizio, programmazione delle produzioni e strategie di mercato).
In altre parole, deve essere posta grande attenzione non solo, a non danneggiare in alcun modo le attività in argomento, ma anche a favorirne lo sviluppo per quanto possibile e opportuno, in relazione al riconosciuto ruolo strategico per l'economia provinciale.
In particolare, un nodo critico del rapporto tra le politiche urbanistiche e le attività in argomento nel contesto imperiese è tipicamente la scelta tra una disciplina degli usi del suolo volta a riservare in via esclusiva all'uso agricolo (e filiere correlate) le porzioni di territorio più idonee, escludendone altre forme di utilizzazione, e una disciplina volta invece a offrire agli operatori del settore una possibilità di valorizzazione immobiliare nell'eventualità di cessazione dell'attività, per non dar luogo a forme di completo abbandono e non equità di trattamento.
La soluzione sta verosimilmente nel prevedere il mantenimento dell'utilizzazione agricola (e nel selezionare con attenzione le zone da riservare alla produzione), consentendo un ipotesi di valorizzazione immobiliare contenuta nei limiti di indice edificatorio non generante l'espulsione dell'utilizzazione agricola stessa, del tipo ascrivibile ad inserimenti residenziali di edilizia rada (peraltro curando anche le tematiche di inserimento ambientale e di tutela della salute).
L'AGROALIMENTARE
E' in realtà una filiera che ha inizio dalla coltivazione dei prodotti (di qualità, biologici, di nicchia …..), prosegue con la lavorazione e il confezionamento, quindi si inserisce nella commercializzazione in forma strettamente correlata al turismo, connessione che deve essere assolutamente privilegiata ed incentivata.
Nel settore dell'agroalimentare è estremamente limitata la capacità d'intervento dell'urbanistica con i suoi tradizionali strumenti normativi, mentre è determinante il ruolo della programmazione di settore, che si avvale della leva economica attraverso l'erogazione di denaro pubblico a sostegno.
L'obiettivo comune da porsi è il miglioramento dell'efficacia produttiva (raffronto costi - benefici), ma anche l'attenzione ai valori paesistico - ambientali collegati alle colture (qualità del paesaggio come valore e risorsa turistica).
Peraltro è invece fondamentale la cooperazione tra i due strumenti soprarichiamati, che spesso hanno agito in modo non coordinato tra di loro.
Ciò su cui si potrebbe puntare è la definizione di una procedura che, coinvolgendo e coordinando le diverse componenti dell'Amministrazione pubblica ai vari livelli, nonché gli operatori interessati, possa risolvere in unica sede concertata le eventuali conflittualità e criticità e consenta di usare in modo efficace l'intera gamma degli strumenti che possono essere attivati per sviluppare questo settore chiave per l'economia provinciale.