Quadro Fondativo relazioni - Servizi alla comunità
LA RETE SCOLASTICA PROVINCIALE
Le esigenze prestazionali del Servizio scolastico, specie per quanto attiene i livelli di scuola inferiore, sono direttamente legate alle variazioni della popolazione scolastica e quindi alle variazioni della consistenza demografica nei singoli comuni; per gli Istituti Superiori entrano in gioco i fattori di scelta dell'indirizzo didattico (e quindi di offerta) connessi alle tendenze socio - economiche e allo sviluppo della comunità.
Il Piano di dimensionamento della Rete Scolastica Provinciale (ex D.P.R. 18.06.1998 n° 233) in riferimento alle scuole materna, elementare e media aveva determinato il riconoscimento di 25 Istituzioni Scolastiche a soddisfacimento delle esigenze di organizzazione della popolazione scolastica al 1998 di circa 15.000 alunni, cui vanno aggiunti circa n° 2.500 frequentanti scuole di tipo privato, non considerate nel dimensionamento della Rete.
La recente evoluzione normativa di settore produce una fase di innovazione nella modulazione delle domande e nella caratterizzazione delle offerte, pur tenuto conto degli elementi fondativi che sono alla base dell'allora predisposto piano provinciale di dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche.
Le necessità di interventi di ampliamento o nuova realizzazione di sedi per Istituti Scolastici Superiori conseguenti a rilievi specifici e alle risultanze dell'indagine conoscitiva, vanno considerate agli effetti dell'art. 20 della L.U.R. Esse sono connesse anche allo stato attuale degli edifici presso i quali il servizio scolastico viene reso.
Oltre alla globale necessità di costante manutenzione di tutte le sedi presenti (impegno economicamente molto oneroso ed attualmente a carico per intero all'Ente Provincia) e ad alcune disfunzioni e carenze di livello locale, le emergenze più significative sono anche legate ai recentissimi sviluppi della normativa di settore che genera articolati flussi nell'ambito della popolazione scolastica (uniti ad un rilevato aumento netto della stessa).
Per il livello universitario in relazione anche all'attivazione di un nuovo indirizzo, il DAMS, vi sono correlate previsioni per la migliore funzionalizzazione della sede Universitaria di Imperia con recupero di edifici, realizzazione di impianti sportivi, ampliamento dello spazio- parcheggio.
· IL SISTEMA SOCIO- SANITARIO
Sulla base della Delibera del Consiglio Regionale n° 40/1997, della programmazione regionale di settore e del Piano attuativo Locale dell'AUSL l l'articolazione delle strutture ospedaliere in provincia di Imperia è la seguente:
- il presidio ospedaliero di Bordighera con funzioni di Pronto Soccorso per l'emergenza e di erogazione di prestazioni medico - chirurgiche di base; la valenza organizzativa è fortemente proiettata ed integrata con i servizi e le funzioni extra ospedaliere, in particolare con la RSA prevista in adiacenza all'area ospedaliera;
- i presidi ospedalieri di Sanremo ed Imperia, con funzione in entrambi di DEA di 1° livello, mentre per le attività di elezione la funzione è quella dello sviluppo di due differenti specializzazioni. Per Sanremo e' previsto un potenziamento dell'attività Oncologica di radioterapia, infettivologia, in una forte integrazione territoriale con la gestione dell'Hospice, mentre per Imperia un potenziamento della attività ostetrica e pediatrica integrata nel Dipartimento Materno-infantile e della diagnostica per immagini;
- la trasformazione del presidio di Costarainera in sede del Polo Regionale di Riabilitazione on l'obiettivo di essere punto di riferimento molto qualificato nel settore, inserito in una cornice geografica ed ambientale di particolazione vocazionalità.
L' A.S.L. imperiese prevede che le tre strutture ospedaliere siano gestite da un'unica Direzione territoriale che possa razionalizzare e migliorare la qualità dei servizi in esse offerti. Anche per quanto concerne la risposta all'emergenza la direzione è verso l'attivazione di un unico Dipartimento di Emergenza e Accettazione, integrato in particolare nei presidi ospedalieri di Imperia e Sanremo, da considerare come un'unica struttura funzionale, volta a fronteggiare l'emergenza con tutti i mezzi a disposizione sull'intero ambito territoriale dell'ASL.
Nella propria pianificazione-programmazione di settore la Regione focalizza in termini attuativi il principio della sussidiarietà ed integrazione tra sistema sanitario e sistema sociale, in attuazione piena L. 8.11.00 n° 328 e pone quali propri obiettivi di fondo :
1) il potenziamento dell'assistenza extraospedalieria,
2) il dovere di garantire ai cittadini percorsi guidati e risposte assistenziali integrati,
da attuare anche attraverso il riequilibrio della quota di risorse di investimento pro capite storicamente assegnate alle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere la quale presenta significativi disequilibri (con evidenza a scapito della provincia di Imperia) e il rafforzare gli investimenti sui servizi territoriali, storicamente carenti rispetto a quelli destinati alla funzione ospedaliera.
Al fine della realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali la programmazione regionale valorizza in particolare il ruolo dell'associazionismo e degli organismi intercomunali per la programmazione sociale e socio-sanitaria. Evidenzia infatti che le scelte intercomunali (incentivate anche finanziariamente) svolgono un ruolo indispensabile per assicurare prestazioni sociali di qualità anche a favore degli abitanti dei piccoli comuni. L'integrazione socio-sanitaria sul piano operativo è predisposta a più livelli, a partire da quello di singolo utente attraverso il contatto diretto tra operatori sanitari e operatori sociali e a salire sino alla programmazione socio-sanitaria, laddove nel PAT si indica la dislocazione dei servizi socio-sanitari e le sedi di integrazione con il sistema sociale.
GLI IMPIANTI PER LO SPORT
Gli impianti sportivi più diffusi sono quelli per il calcio o calcetto, gli impianti di tipo polivalente, quelli dedicati al tennis e i campi per il gioco delle bocce. Queste quattro categorie di impianti risultano piuttosto omogeneamente distribuite sul territorio.
Le palestre, presenti in numero consistente, ma non sufficiente, lungo la fascia costiera, risultano quasi assenti nell'entroterra. Gli sferisteri, dedicati al gioco del pallone elastico (talora costituiti da piazze di paese, adattate), sono tradizionalmente localizzati in un concentrato numero di comuni della provincia.
Gli sport nautici e le attività subacquee sono evidentemente una prerogativa dei comuni costieri, ma risultano consolidati e supportati da una minima struttura a terra nei soli 4 grossi centri di Imperia, Taggia, Sanremo e Bordighera; le piscine esistenti (coperte o scoperte, in numero molto ridotto) sono distribuite tra i comuni più attivi nel settore del turismo balneare.
Altri più particolari tipi di pratiche sportive registrano presenze sporadiche di impianti.
Sotto il profilo delle "offerte" di attrezzature sportive dal quadro complessivo elaborato risultano alcune evidenze:
1) alcuni comuni dell'entroterra medio e interno sono poverissimi di attrezzature fruibili;
2) sempre nelle zone interne si è notato un processo di degrado ed abbandono nello stato di un certo numero di campiin origine realizzati per il calcio-calcetto;
3) in relazione alla distribuzione della popolazione d'utenza residente sussiste attualmente una certa insufficienza nell'offerta di impianti per le attività sportive principali, in particolare nella zona del Sanremese; l'insufficienza si evidenzia ancor di più se consideriamo la possibile valenza turistica di tali strutture;
4) anche alcune pratiche sportive emergenti registrano insufficienze nella dotazione infrastrutturale dedicata (sport ciclistici, golf, pattinaggio, rugby, nuoto, skyroll, hockey, palestre non scolastiche per attività varie …);
5) alcuni impianti importanti esistenti dovrebbero essere meglio sfruttati, andando anche a riqualificare le condizioni al contorno (connessioni stradali, parcheggi, complementi d'arredo…); particolari opportunità di sviluppo chiamano a meglio strutturare e gestire i campi di atletica del Prino (Imperia) e dello Zaccari (Camporosso);
6) a scala generale assume evidenza l'indispensabilità di un quadro complessivo di organico riferimento e coordinamento tra esigenze ed offerte.
LE STRUTTURE CULTURALI
La presenza di strutture museali è numericamente contenuta, ma non certo irrilevante e comunque una maggior sensibilità verso i Beni Culturali in genere ed una maggior attenzione verso la finalizzazione turistica e la "modernizzazione" dell'offerta museale sta alimentando un certo miglioramento del loro stato, che pur necessita di cospicue risorse per essere attuato. Le strutture sono prevalentemente localizzate sulla costa, più numericamente nel lato di ponente, anche in relazione all'importanza dei ritrovamenti archeologici in tale ambito. Ma non mancano alcune iniziative, piccole, ma d'interesse, anche nell'entroterra.
Assai limitate le presenze di altri tipi di strutture quali i teatri e i cinema; un po' più diffuse le biblioteche, per lo più sempre lungo la fascia costiera.
IL SISTEMA DEI SERVIZI IDRICI, DI FOGNATURA E DEPURAZIONE, DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Il problema della carenza idrica (e quindi della correlata inadeguatezza dei servizi di pubblico acquedotto) aveva accompagnato per un certo numero di anni le estati della nostra Riviera, arrivando anche ad interessare sporadicamente (qui proprio per inadeguatezza degli impianti piuttosto che carenza di risorsa) qualche comune dell'entroterra. Più recentemente il fenomeno della ciclica emergenza idrica si è molto ridimensionato, vuoi per una migliore distribuzione naturale dell'apporto meteoreologico, vuoi per gli interventi di potenziamento realizzati, in particolare il più recente raddoppio della grande condotta di adduzione dal Roja che costituisce una vera svolta in tema di affidabilità del servizio idrico in particolare per l'ambito costiero di ponente.
Permangono ancora alcune possibili difficoltà locali (ad esempio, nella zona del Dianese, che ha una limitata riserva d'accumulo in riferimento ad eventuali periodi critici e all'eccezionale incremento di popolazione in alta stagione turistica) ed un certo livello di inefficienza legato alle perdite della rete di distribuzione (in qualche caso stimato da fonti Istat sino a circa il 40 %) e alla concorrenza e commistione con la destinazione per usi irrigui (in particolare nella zona di ponente).
La situazione degli impianti di depurazione, a valle delle reti pubbliche di collettamento fognario ormai diffuse a copertura dei nuclei abitati, registra ancora un certo numero dei depuratori realizzati (anche in variante alle previsioni originarie del PRRA) cPer tali carenze o inefficienze in ambiti di corsi d'acqua interessati più a valle da prelievi idrici per usi idropotabili (è il caso dell'Impero, dell'Argentina, del Nervia)si stanno delineando le soluzioni attuative, perchè evidente l'urgenza di provvedere con criteri di priorità in relazione a quegli interventi che tutelano le risorse idropotabili e la qualità dei relativi acquiferi.
Per lo smaltimento dei rifiuti solidi, a prescindere dal servizio di raccolta anche differenziata che viene garantito con soddisfacente livello, a fronte del pregresso perdurare di una condizione di relativa criticità in relazione al mantenimento di un riferimento localizzativo a discariche in via di esaurimento e a soluzioni provvisorie e contingenti per i comuni di Ventimiglia e Sanremo, un importante passo in avanti consegue oggi dall'avvenuta approvazione del Piano provinciale per la Gestione dei Rifiuti. La soluzione al problema dello smaltimento degli RSU e rifiuti in genere è obiettivo evidentemente primario e non derogabile.