2 - Il biancone e la lucertola ocellata (SIC M.Grammondo - T.Bevera)
Dal ponte della Stretta, sul pendio soprastante la pista carrabile che porta al piccolo grazioso nucleo di Bossarè, la macchia mediterranea si presenta ben visibile e ricca di specie vegetali particolarmente rigogliose, per effetto anche dell’umidità data dalla vicinanza al corso d’acqua. La macchia mediterranea è una formazione vegetale chiusa, formata da cespugli e alti arbusti sempreverdi tra i quali spesso si intrecciano piante lianose. In genere le foglie sono piccole, con cuticole spesse o ricoperte di peli per limitare le perdite di acqua per traspirazione. In zona tra le specie più frequenti troviamo la ginestra di Spagna, i cisti, il lentisco, il leccio, il caprifoglio mediterraneo, la coriaria, il ginepro rosso, l’alaterno ed il corbezzolo, ma non manca anche altra vegetazione tipica. Alcune delle specie di uccelli che compiono spostamenti stagionali scelgono la macchia mediterranea per trascorrere i mesi freddi dell’inverno perché qui, soprattutto gli insettivori, trovano un gran numero di prede: per esempio il saltimpalo, la passera scopaiola, lo spioncello, il sordone.
Un po’ più in alto il versante presenta aree rocciose aperte e diffusi spazi coperti da boschi di resinose con prevalenza di pino marittimo, ambienti di rifugio favorevoli alla lucertola ocellata ed altri rettili ed habitat idonei per l’osservazione, nella buona stagione, del biancone e del falco pecchiaiolo, nonché dello sparviere.
Si prende il sentierino al disotto della carrabile che fiancheggia un antico beodo per raggiungere, tra fasce di ex coltivi, il borgo in pietra, proseguire quindi sul sentiero e superare un secondo rustico insediamento (con chiesetta panoramica) sino a raggiungere un altro storico ponte in pietra. Qui possiamo osservare la serie di stretti meandri del T.Bevera ed un raro esempio di habitat fluviale: maestoso e scenografico il corridoio d’acqua e’ cinto dal bosco ripariale composto da ontani neri, salici, pioppi; la ricchezza d’acqua arricchisce l’ambiente di specie vegetali più fresche, come l’alloro ed il pungitopo ed eccezionalmente il bosso. Non manca la popolazione ittica (in particolare il barbo canino, la sanguinerola, il vairone). A margine del ponte un piccolo spazio attrezzato invita ad una sosta per osservare i vari ambienti ed ascoltare la natura. Il ritorno lungo lo stesso itinerario consente di soffermarci sui significativi aspetti architettonici e paesistici della vallata.