8 - Gli ex coltivi montani (SIC M. GERBONTE)
Dopo alcune decine di metri dal parcheggio (inizio paese) si imbocca il sentierino sottostrada che inizialmente passa tra alcune fasce degradanti e quindi si immette nel bosco misto a prevalenza di giovani carpini, dove qua e là si ritrovano tronchi di vecchi alberi di castagno ormai in via di disfacimento, ma ricchi di cavita’ ottime per la nidificazione e il nascondiglio di animali (uccelli e roditori). Si scende ancora e si raggiunge un ponte in legno sul T. Argentina che porta al versante opposto e, dopo una breve risalita, alle prime abitazioni rurali da tempo in abbandono (Ca’ dei Bruzzi). Altri gruppi di abitazioni in pietra sono visibili più in alto sul pendio. Un tempo abitate stabilmente ed ormai abbandonate da numerosi decenni, costituivano floride borgate, inserite nel versante terrazzato coltivato a cereali (grano, orzo), vite ortaggi, patate e legumi; frequenti anche gli alberi da frutto: noci, susine, pere, mele, fichi. Nelle fasce non coltivate si tagliava il fieno per gli animali di allevamento.
L’abbandono di queste zone coltivate ha determinato un cambiamento nella struttura della vegetazione trasformando gli ambienti aperti in aree con vegetazione arbustiva ed arborea in evoluzione. Degli antichi coltivi e pascoli rimangono ancora evidenti tracce, costituite dai terrazzamenti ed antichi ricoveri e abitazioni rurali e qua e là da alberi da frutto, viti e altre residue specie colturali. Ma la vegetazione prevalente è ora costituita da una prateria secondaria a paleo rupestre che viene progressivamente colonizzata da arbusti invadenti quali i rovi, la rosa canina, il biancospino, la ginestra cinerea, il prugnolo, la sanguinella. Queste aree in trasformazione ospitano comunque una fauna ancora ricca per la presenza di specie legate alle formazioni erbacee come la quaglia, lo strillozzo, l’ortolano, l’allodola accanto a specie legate ai cespugli come l’averla piccola (estate) e l’ averla maggiore (inverno), il prispolone, la capinera; dove non si è ancora evoluta una vegetazione di tipo arboreo possono ancora essere presenti relitte popolazioni di pernice rossa.
Tra i mammiferi non mancano volpi, faine, cinghiali e la lepre comune.