10 - Il corso superiore del torrente (SIC Cima Piancavallo - Bric Cornia)
Nella parte alta delle valli i corsi d’acqua si presentano ripidi e incassati e l’acqua scorre impetuosa formando talora cascate e “marmitte dei giganti” (conche scavate nella roccia dall’erosione dell’acqua). Nell’ombroso sottobosco degli ontaneti ad ontano bianco ed ontano nero, le piante pioniere e i salici, come il salice rosso e il salice ripario tipici delle zone spondali, preferendo un ambiente ben illuminato non sono più in grado di crescere. I suoli di questi habitat vengono arricchiti di sostanze nutritive ad ogni inondazione; così ai margini del torrente e nelle radure spondali sono presenti i consorzi di alte erbe o megaforbie, tra cui è frequente il farfaraccio. In zona, negli ambienti freschi e umidi è anche rinvenibile il Ribes rosso.
In passato, tra la folta vegetazione delle rive, costruiva le sue tane la lontra, vorace divoratrice di pesci. Tra gli anfibi è possibile incontrare la rana temporaria o, più facilmente, avvistare nelle pozze le piccole sagome dei bruni girini; nell’umido fogliame o in ombrosi anfratti si ripara la salamandra pezzata. Il popolamento ittico della zona si distingue nettamente da quello degli altri torrenti provinciali per le sue caratteristiche spiccatamente padane, essendo caratterizzato dalla presenza della trota marmorata e dello scazzone. La ricchezza della vegetazione e la varietà degli ecoambienti a contorno del corso d’acqua favoriscono la presenza di numerose specie di uccelli; particolarmente dipendente da un ambiente torrentizio di elevata qualità è la presenza del merlo acquaiolo.