4 - Il greto alluvionale (SIC FIUME ROIA)
Lasciato lo spiazzo di sosta auto (nelle vicinanze di una struttura alberghiera) in loc. Varase, ci si incammina lungo il sentiero a bordo del nuovo argine di protezione dirigendosi verso Nord ed in breve si arriva ad una zona riparata dell’alveo ciottoloso; poco oltre è visibile il verde specchio acqueo del laghetto di Varase, bordato da ricca vegetazione ripariale.
Anche se ai lati del F.Roya vi è stata una forte antropizzazione il suo alveo costituisce un importante habitat per la sosta e lo svernamento del cormorano, della ormai rara beccaccia di mare, di numerosi laridi come il gabbiano comune, lo zafferano e il gabbiano corallino, quest’ultimo rappresentato da un consistente numero di esemplari, essendo l’area una delle più importanti zone di sosta lungo la costa ligure per tale migratore. Tra gli ardeidi sono frequenti l’airone cenerino e la garzetta, il primo presente tutto l’anno mentre la seconda solo durante l’inverno.
Passando dal greto alle sponde del fiume stabilizzate e raramente soggette ad inondazioni, si può notare una caratteristica distribuzione della vegetazione. Infatti nella fascia soggetta a più frequenti allagamenti si incontrano specie erbacee pioniere delle rive e dei greti, come il poligono e la salcerella, mentre nella zona interessata dalle variazioni stagionale di livello si possono incontrare arbusti come il salice ripaiolo e l’oleandro; infine nell’area inondata solo in occasione di piene straordinarie sono presenti specie come il pioppo nero e diversi salici, ormai diffusi in forma arborea.
Quest’ultimo tipo di vegetazione è proprio quello che borda il laghetto artificiale di Varase, creatosi alcuni decenni fa a seguito delle escavazioni di ghiaia. La cintura verde oltre ad isolare il piccolo specchio lacustre, offre ospitalità a numerosi anatidi, come il germano reale e il moriglione, a passeriformi come le cince, l’usignolo di fiume, la capinera e il bellissimo martin pescatore.